IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
- No, non t'accostar così al Sacramento, non muovere ad ira il Signore, va, prostrati sul marmo di gelo, prega e piangi, prega e piangi, forse il tuo
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
sistema planetario di globi lucenti; perché una lampada splendeva sul piano, due lampade splendevano sulle consoles, un astro discreto luceva fra le
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
chiasso d'inferno, il terzo musicista tirava razzi dal nero culmine del castello, sul monte Cavedine sorgeva un fantasma velato di luna. Io m'imbarcai
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
sopravvenuta nella camera, del torbido mare che saliva davanti alle finestre. Vide per un momento ancora i fantasmi dei vasi ritti sul muricciolo della spianata
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
Il castello era un vero eremo. Neppure la albergatrice si lasciò vedere, e fu la serva che m'introdusse nel camerone bianco dove giaceva sul cuscino
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
biblioteca di casa, tre poveri vecchi libri immortali che ora aspettano sul loro scaffale altre cupide mani, altri ardenti cuori inesperti della nostra
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
braccetto e mi condusse in giardino. "Parliamo sul serio" disse egli. "Poiché non la posso sposare io, come si fa? la devi sposare tu. Maledetti voi
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
la signorina a suo fratello che cercava inutilmente sul piano il motivo dell'Aria di Chiesa di Stradella. Continuai a dettare la vecchia canzonetta